Noi Non Siamo Fiume (2016) Kunsthalle Eurocenter Lana, ph. Mimì DeRosa

NOI NON SIAMO FIUME / 2016

performance and installation, Kunsthalle Eurocenter Lana, BZ, Italy

«What is boredom to you? Are you often bored? What kind of gestures, actions or images would you relate to boredom?» These are some of the questions Davide Savorani has asked a group of people of different age, culture, origin and professional background between Merano and Bozen. The answers received, more or less elaborated, were used by the artist to produce a text that gave life to the interpretation of a local amateur choir. The melody and execution of the twelve singers is thus space of both freedom and dialogue between the proposition of the artist and their response of the singers.
The space of interpretation as a space of possibility is key to the practice of Davide Savorani, who finds in the dynamics of an ‘action-reaction’ process the matrix of the work itself. In Noi non siamo fiume (We are no river), this dynamics becomes crucial.
The responses to the interviews deal with time, but they call the attention on the time that everyone has dedicated, or openly denied, to the act of writing. They also speak of the time the artist has employed to gather and organize those answers in a text, a piece to be considered a work of interpretation in its own right. Yet, they refer to the time the chorus has needed to assimilate the text, delivered as a song during the performance. An action, the latter, of reception and interpretation between performers and public.
Scattered across the space of the Kunsthalle, the voices giving form to Noi non siamo fiume constitute a flux. There is no beginning or end, only a time in which what happens is simultaneously offered to the public, free to move in the space, free to arrive and stay for the time that seems necessary, in a provocative and illusory opposition to the title of the project.
«Ciao! We don’t know each other, or maybe we do. First of all, thanks for offering me a percentage – not yet defined – of your trust and time». That is how Davide Savorani introduced the questions that gave life to the score.
A «Ciao» that in another work by the artist opened a series of monologues interpreted by a narrator. The monologues were intended as a stream of consciousness of thought, actions, impressions generated by a concept on which the artist has been working for a while: boredom. Boredom as opposed to an active, productive and hectic time in which offer exceeds and provokes new demand.
Boredom as a source of productiveness in itself, yet merely in a capitalist sense. Davide Savorani wonders whether that time allowed for boredom shouldn’t be moved, stimulated or let go from another perspective, or imagined as a time of resistance and resilience.

The project was commissioned by Museion curator Frida Carazzato for Kunsthalle Eurocenter Lana (Bozen). Noi Non Siamo Fiume / We Are No River was presented on June 24th 2016 and made possible by the generous collaboration of the amateurial choir Ensemble Vox Dulcis from Bronzolo. The twelve elements of the choir – directed by Patrizia Donadio – interpreted a text written by the artist, giving life to a free flux of voices that invited the public to dive into this ‘river’ of words and look for their own time of experience.

Noi Non Siamo Fiume (2016) installation view at Kunsthalle Eurocenter Lana

Noi Non Siamo Fiume (2016) installation view at Kunsthalle Eurocenter Lana

NOI NON SIAMO FIUME

di Davide Savorani
interpretato da Ensemble Vox Dulcis

NON NON SIAMO FIUME
NO, NON SIAMO FIUME
NOI NO, NON SIAMO FIUME
NOI COLLASSIAMO, VOLTIAMO, MUTIAMO
MA NOI NO!
FIUME NON SIAMO!

NO, NON SIAMO FIUME
NOI NO, NON SIAMO FIUME
NOI AVVAMPIAMO, CALMIAMO, SUDIAMO
PER QUESTO NOI,
FIUME NON SIAMO.

Noi siamo lenti. Non siamo veloci come il fiume che scappa dalla montagna,
non siamo la cascata, possiamo solo ammirare la sua furiosa caduta.

Noi abbiamo il corpo saldamente ancorato al presente e al nostro passato,
mentre il fiume continua a scorrere, lento o veloce, seguendo il suo corso per arrivare alla foce.

Noi siamo spettatori inermi davanti al fluire del tempo, consapevoli di incidere per un periodo limitato,
inconsapevoli di farlo in uno spazio infinito.

Noi siamo fiume, terra, aria, fuoco e materia.
Noi siamo il frutto di ieri che innestato con l’oggi ci farà domani.

NO, NON SIAMO FIUME
NOI NO, NON SIAMO FIUME
NOI OCCUPIAMO, FRENIAMO, URTIAMO
MA NOI NO!
FIUME NON SIAMO!

NO, NON SIAMO FIUME
NOI NO, NON SIAMO FIUME
NOI IMPARIAMO, SCORDIAMO, PIANGIAMO
PER QUESTO NOI,
FIUME NON SIAMO!

Il tempo è il mio compagno da una vita, è un rapporto che contempla la discesa e la salita.
I miei cassetti son colmi di sogni riposti, in attesa di aver il tempo necessario a realizzarli.

Il tempo passa contro il mio volere, non c’è modo, non lo riesco a trattenere.

Il tempo è liquido, non ha sovrani, per quello dico che mi sfugge dalle mani.

Io al tempo mi oppongo, non lo faccio passare, è lui a dovermi chiedere il permesso di proseguire.

NO, NON SIAMO FIUME
NOI NO, NON SIAMO FIUME
NOI CROLLIAMO, CI ALZIAMO, VAGHIAMO
MA NOI NO!
FIUME NON SIAMO!

NO, NON SIAMO FIUME
NOI NO, NON SIAMO FIUME
NOI BOICOTTIAMO, CERCHIAMO, CLICCHIAMO
PER QUESTO NOI,
FIUME NON SIAMO

Con il tempo ho raggiunto una sorta di tregua, perché son stanco di essere quello che lo insegue.

Il mio tempo scorre in modo inversamente proporzionale alla mia felicità.
Nei momenti migliori è come viaggiare su treno che corre a tutta velocità, in quelli peggiori è come pedalare in salita.

Tra vent’anni spero rimanga un barlume di intelligenza collettiva.
Spero sia scomparso il capitalismo cieco e ottuso, la guerra e così via…

Tra vent’anni sopravvivrà la dimensione plurale della città mentre il punto di vista unico scomparirà.

NO, NON SIAMO FIUME
NOI NO, NON SIAMO FIUME
NOI LOTTIAMO E CI RIBELLIAMO
MA NOI NO!
FIUME NON SIAMO!

NO, NON SIAMO FIUME
NOI NO, NON SIAMO FIUME
NON ESONDIAMO, SBORDIAMO O SFOCIAMO
PER QUESTO NOI
FIUME NON SIAMO

La noia è lo stare senza il fare, un eterno galleggiare.

La noia è una persona egoista e senza curiosità. Noiose sono la consuetudine e la stabilità.

La noia è come il nero: lo mettono tutti mentre a me sta male davvero.

La noia nasce da qualcosa che stona con la mia anima, forse dipende dall’autenticità dell’essere e dalla mancanza di interesse.
Ma se ti vuoi conoscere meglio, alla noia puoi sicuramente chiedere consiglio.

NO, NON SIAMO FIUME
NOI NO, NON SIAMO FIUME
NOI CAMMINIAMO, MIGRIAMO, AFFOGHIAMO
PER QUESTO NOI,
FIUME NON SIAMO!

NO, NON SIAMO FIUME
NOI NO, NON SIAMO FIUME
NOI CONSUMIAMO, CACHIAMO, CREPIAMO
PER QUESTO NOI
FIUME NON SIAMO

Io col passato ho un rapporto complicato, tendo a rimuginare su ciò che non si è depositato.

Il passato è passato e lo lascio da parte.

Io rimpiango il passato, rimpiango il tempo che non ho trattenuto.
Il futuro invece è la speranza di possedere il tempo, averne in abbondanza.

Il mio passato è il terreno su cui si regge il mio presente.

NO, NON SIAMO FIUME
NOI NO, NON SIAMO FIUME
NOI PROVIAMO, SCAVIAMO, TORNIAMO
PER QUESTO NOI
FIUME NON SIAMO

NO, NON SIAMO FIUME
NOI NO, NON SIAMO FIUME
NOI CORRIAMO, STRESSIAMO, ATTACCHIAMO
MA NOI NO!
FIUME NON SIAMO!

Attendo il futuro con curiosità, ma non mi aspetto molto.
Avere troppe aspettative non facilita le cose e spesso rende più amare le scoperte.

Il futuro non so cosa mi porterà, ma vorrei uscire dal “matrix” e lasciare questa società.

Il futuro è incerto, non ne so niente, per questo mi affido al ritmo del presente.

Il mio futuro è già adesso…e adesso…e adesso…e adesso…e adesso…e adesso

NO, NON SIAMO FIUME
NOI NO, NON SIAMO FIUME
NOI POSTIAMO, TAGGHIAMO, CONTIAMO
PER QUESTO NOI
FIUME NON SIAMO.

NO, NON SIAMO FIUME
NOI NO, NON SIAMO FIUME
NOI CONQUISTIAMO E POI CI STANCHIAMO,
PER QUESTO NOI
FIUME NON SIAMO

Il nostro tempo è troppo controllato, per ogni cazzata c’è una legge che ti toglie il fiato.

Odio il tempo programmato, mi sembra di appartenergli e di esserne assoggettato.

Questa vita è un flusso irregolare e ordinato dove il nostro agire riempie lo spazio che ci è stato assegnato.

Noi spesso dimentichiamo d’avere voce, di avere fiato/ che il nostro pensiero può essere ascoltato!

NO, NON SIAMO FIUME
NOI NO, NON SIAMO FIUME
NOI GHETTIZZIAMO, SCEGLIAMO, ESCLUDIAMO
PER QUESTO NOI
FIUME NON SIAMO.

NO, NON SIAMO FIUME
NOI NO, NON SIAMO FIUME
NOI INTRATTENIAMO E INTERPRETIAMO
PER QUESTO NOI
FIUME NON SIAMO.

Questo è il tempo del non tempo, dell’assenza di memoria. Un grande buco nero della storia.

Questo è il “tempo dei cellulari”, i cancelli delle nostre vite virtuali.

Cosa si intende per tempo libero? Quando non lavoriamo? È considerato lavoro solo quello stipendiato?
Il tempo libero è quando riesco scappare dalla gabbia della società del tempo non libero?
Il tempo dovrebbe essere sempre libero, dovremmo essere liberi per vivere il tempo.

Vivo in un tempo troppo moderno e computerizzato.
Vorrei smettere di digitare, ascoltare ed essere capito.

NO, NON SIAMO FIUME
NOI NO, NON SIAMO FIUME
NOI DENIGRIAMO POI UCCIDIAMO
PER QUESTO NOI
FIUME NON SIAMO.

NO, NON SIAMO FIUME
NOI NO, NON SIAMO FIUME
NOI CI ASSOCIAMO, POI CI ISOLIAMO
MA NOI NO
FIUME NON SIAMO.

La noia è lì dove non ha senso mettersi in discussione, dove tutto è consumato nel momento in cui è acquistato.

Chi dice che la noia è un male da combattere? Fa parte del tuo essere, è l’olio del tuo esistere.

La noia è un’immagine bianca senza niente. È un deserto senza niente, senza vento, solo sabbia, sole e abbattimento.

La noia è una bocca che si muove senza emettere rumore.

NO, NON SIAMO FIUME
NOI NO, NON SIAMO FIUME
NOI INIZIAMO, CRESCIAMO, FINIAMO
MA NOI NO,
FIUME NON SIAMO.

NO, NON SIAMO FIUME
NOI NO, NON SIAMO FIUME
DIMENTICHIAMO LA VOCE CHE ABBIAMO
ECCO PERCHÉ NOI
FIUME NON SIAMO.

Il contesto è inanimato, è un veicolo per realizzare un bisogno personale.
Chi si fa determinare dal contesto è destinato a subire l’etero-determinazione del proprio sentire.

A cosa serve avere tempo, o essere muniti di cuore e di ragione/ se dopo tutti questi abusi non si scatena una rivoluzione?

Non sono io ad appartenere al tempo, ma è il tempo che mi appartiene.

Sono nata in questo tempo, ma non gli appartengo. Sono contro tempo, contro corrente, contro al pensiero comune.
Posso fluttuare liberamente solo quando ritrovo la mia corrente.

NO, NON SIAMO FIUME
NOI NO, NON SIAMO FIUME
NOI CRESCIAMO, CALIAMO, SFOGHIAMO
MA NOI NO
FIUME NON SIAMO.

NO, NON SIAMO FIUME
NOI NO, NON SIAMO FIUME
NOI IMPARIAMO, CI ADDOMESTICHIAMO
PER QUESTO NOI
FIUME NON SIAMO.

Ho tanto tempo quando ballo con lui e sento la sinfonia. Ho troppo poco tempo quando sono immobile e non respiro.

Il tempo è proprio strano, passa rapido sotto gli occhi, non me ne accorgo nemmeno.

Il tempo non sembra mai abbastanza quando si tratta di educare l’ignoranza,
quando gli anni passati non riescono a sradicare il terribile impulso di discriminare.

Forse il tempo esiste solo nel mio cervello o forse sono io ad esistere nel cervello di un altro.
Forse il tempo ed io siamo la proiezione del pensiero di un essere superiore.

NO, NON SIAMO FIUME
NOI NO, NON SIAMO FIUME
NOI GALLEGGIAMO, BRUCIAMO, SCHIACCIAMO
PER QUESTO NOI
FIUME NON SIAMO.

NO, NON SIAMO FIUME
NOI NO, NON SIAMO FIUME
NON CI FERMIAMO E POI CI PERDIAMO
PER QUESTO NOI
FIUME NON SIAMO.

Io di tempo ne ho anche troppo, forse per questo con lui ho un brutto rapporto.
Chiuso in cella, solo il soffitto da sorvegliare. I giorni si confondono, diluiti nel caffè e nel tabacco da rollare.

Succedono così tante stupidate nella vita, la scomparsa della noia, ti assicuro, è garantita.

Il passato è affascinante, le tradizioni invece sprigionano un odore nauseante.

Nel mio passato ho sempre cercato di essere normale.
Oggi so che questo aggiustarsi era brutale.

NO, NON SIAMO FIUME
NOI NO, NON SIAMO FIUME
NOI CI SPECCHIAMO E IL FONDO TOCCHIAMO
DEL FIUME CHE
CI SCORRE IN MANO

OH SE IL TEMPO È FIUME
NON SO SE IL TEMPO È FIUME
ME LO DOMANDO, ACCELLERANDO
NEL TEMPO CHE
IO NON COMANDO

Questo tempo sembra incapace di farmi contento.
Solo nel bosco riesco a ritrovare il fiato, quando troppa tecnologia mi satura, mi rende alienato.

Questa società porta un assurdo stendardo/ dice di correre sempre per evitare il ritardo.

La mia città ideale non esiste ancora, non la posso indicare.
La città in cui vivo è accogliente, dinamica, ma anche molto arretrata: la connessione veloce qui non è ancora arrivata.

Che senso ha scavare nel fiume, comprendere il tempo?
Che senso ha ciò che stiamo cantando?
Spiegatecelo voi, noi non lo capiamo!